Nella ricorrenza dei 600 anni dalla Battaglia di Arbedo, che vide confrontarsi la vecchia Confederazione Svizzera con le truppe del Ducato di Milano, è stato presentato nella sala multiuso del Municipio di Arbedo-Castione il capolavoro di Joseph Spillmann “Il Nero Schumacher“, per la prima volta tradotto in italiano per edizioni Mimesis a cura di Francesco Cerea.
Quest’opera letteraria mette al centro temi come la giustizia e la democrazia diretta. In una Zugo dall’atmosfera “gattopardesca”, il racconto inizia poco prima della lotta politica realmente avvenuta fra il partito di Joseph Anton Schumacher e quello del barone Fidel Zurlauben. Tra subdole manipolazioni, faide famigliari, disuguaglianze e invidie, il Cantone nel Settecento è un piccolo mondo scosso da un pervasivo conflitto sociale, che sfocerà in una profonda spaccatura della popolazione, portando al rovesciamento del patriziato dal governo. Gli aristocratici verranno spogliati della loro autorità dal demagogo Schumacher che per la sua essenza oscura, moralista e radicale verrà soprannominato “il Nero”. In un vortice di colpi di scena, amori contrastati, giochi di potere ed esuli, per tutti il destino sarà inesorabile.
Presenti alla conferenza il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, il sindaco di Arbedo-Castione Luigi Decarli, il sindaco di Bellinzona Mario Branda, la presidente della Bürgergemeinde di Zugo Judith Müller ed il presidente dei Borghi più belli della Svizzera Kevin Quattropani.
Francesco Cerea è storico, professore a contratto all’Università Europea di Roma e ricercatore associato al Laboratorio di Storia delle Alpi presso l’Accademia di Architettura di Mendrisio. Dal 2015 ricopre la carica di direttore culturale dell’associazione “i Borghi più belli della Svizzera”.