Der schwarze Schumacher (1903), ultimo capolavoro di Joseph Spillmann, viene tradotto per la prima volta in italiano. Quest’opera letteraria mette al centro temi come la giustizia e la democrazia diretta. In una Zugo dall’atmosfera “gattopardesca”, il racconto inizia poco prima della lotta politica realmente avvenuta fra il partito di Joseph Anton Schumacher e quello del barone Fidel Zurlauben. Tra subdole manipolazioni, faide famigliari, disuguaglianze e invidie, il Cantone nel Settecento è un piccolo mondo scosso da un pervasivo conflitto sociale, che sfocerà in una profonda spaccatura della popolazione, portando al rovesciamento del patriziato dal governo. Gli aristocratici verranno spogliati della loro autorità dal demagogo Schumacher che per la sua essenza oscura, moralista e radicale verrà soprannominato “il Nero”. In un vortice di colpi di scena, amori contrastati, giochi di potere ed esuli, per tutti il destino sarà inesorabile.
Il libro è curato dallo storico Francesco Cerea, direttore culturale dell’associazione “I Borghi più belli della Svizzera” , tradotto da Elisabetta E. Rossoni ed è edito da Mimesis. Disponibile sia in versione cartacea che e-book direttamente sul sito dell’editore.