La Val Malvaglia è disegnata dall’armonia del fiume Orino che lascia gli alti ghiacciai al confine fra Ticino e Grigioni e si accoppia al Brenno giù sul fondovalle. Mercoledì 22 giugno era una valle che offriva un’infinita composizione di tonalità di verde con un cielo pennellato di nuvole, quasi a segnare una manifestazione divina. Arrivati a Dandrio, a 1’200 s.l.m., in una delle cinque “Ville” che caratterizzano la valle, la musica era quella della Furbeda, la cascata che si trova proprio alle spalle di Dandrio.
Il Consigliere di Stato Claudio Zali, la direttrice dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) Maria Lezzi e il vicesindaco di Serravalle Fabrizio Giamboni hanno guidato una delegazione che ha di fatto visitato la valle con lo scopo di individuare una procedura/visione condivisa per garantire la possibilità di valorizzare questa importante parte di territorio, in particolare per quanto riguarda gli edifici che la caratterizzano.
Ma perché si è resa necessaria una visita con l’ARE? Il tutto parte da un ricorso dell’ARE inoltrato al Tribunale cantonale amministrativo e dalla relativa sentenza dello stesso tribunale che aveva rimesso in gioco le modalità con cui il Comune di Malvaglia (nel frattempo diventato Comune di Serravalle) aveva regolato nel proprio Piano regolatore gli interventi di trasformazione, recupero e manutenzione degli edifici presenti nelle Ville e nei nuclei secondari che formano gli insediamenti della Valle Malvaglia. Nella fattispecie il Tribunale cantonale non aveva riconosciuto legittima l’attribuzione delle Ville e dei nuclei secondari alla zona edificabile, ragione per cui questi insediamenti oggi devono essere annoverati nel territorio fuori zona edificabile ai sensi della Legge federale sulla pianificazione del territorio.
La pianificazione prevista dal Piano regolatore è da tempo accompagnata anche da progetti di salvaguardia e di recupero del prezioso territorio che contraddistingue questa valle laterale della Valle di Blenio; una valle con caratteristiche pressoché uniche nel territorio cantonale, nelle cui “Ville” ed insediamenti secondari nel 1850 vivevano circa 1’400 persone e che con il progressivo spopolamento hanno cessato di essere abitati in maniera permanente solo pochi anni fa.
Il Cantone, che ha promosso l’incontro, ha voluto portare gli alti funzionari di Berna sul territorio affinché potessero osservare l’insieme paesaggistico, le peculiarità di questa valle e non da ultimo alcuni progetti esemplari recentemente realizzati.
Nello scambio di opinioni che ne è seguito, il Dipartimento del territorio e l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale hanno assicurato al Municipio di Serravalle (rappresentato oltre che dal vicesindaco anche dal municipale Pascal Venti e dai collaboratori dell’Ufficio tecnico Roberto Guarisco e Pascal Scossa-Baggi) il loro supporto con lo scopo di garantire anche in futuro gli interventi di recupero e di trasformazione per salvaguardare questa bella e particolare parte del territorio e la sua lunga storia.
Il territorio della Valle Malvaglia è pure parte del paesaggio con edifici ed impianti protetti che sono regolamentati dal relativo Piano di utilizzazione cantonale (PUC-PEIP).
Ne consegue che quale prossimo passo, il Municipio di Serravalle è chiamato a mettere a punto la propria strategia d’intervento identificando, in base anche alle priorità, le misure più adatte a consentire gli interventi di recupero, di trasformazione e di manutenzione degli edifici e dei manufatti che compongono il paesaggio insediativo della Valle.